Le isole Lofoten sono state scelte da MasterChef Italia come meta di una delle “esterne” della stagione in corso. Sicuramente per il merluzzo più buono al mondo, lo Skrei, ma anche per i paesaggi indimenticabili sospesi fra mare e montagna, le colorate case dei pescatori, le attività all’aria aperta per tutti i gusti e per le stupende luci del sole di mezzanotte d’estate e dell’aurora boreale d’inverno.
Le isole Lofoten sono allungate non lontano dalla costa nelle acque turbolente del Mare di Norvegia, molto a nord del Circolo Polare Artico. Questo raro avamposto marino semideserto offre un paesaggio di maestose montagne, fiordi profondi, colonie di uccelli marini starnazzanti e lunghe spiagge.
Grazie alla calda Corrente del Golfo, nelle Lofoten il clima è molto più mite rispetto ad altre parti del mondo a parità di latitudine. Tra la fine di maggio e metà luglio si ammira il sole di mezzanotte, mentre da settembre a metà aprile c’è l’aurora boreale.
Lo Stoccafisso delle Lofoten IGP è lo Skrei, il merluzzo selvaggio artico pescato nel mare delle isole norvegesi, a nord del Circolo Polare Artico. Senza alcun additivo o conservante, è il risultato di un lungo e naturale processo di essiccazione e stagionatura secondo lo stesso metodo utilizzato dai Vichinghi 1000 anni fa.
Lo Stoccafisso di Lofoten – di cui l’Italia e il Triveneto sono i maggiori importatori – è il primo prodotto norvegese ad aver ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dall’Unione Europea a garanzia della sua qualità e origine.
La pesca è stata, ed è tuttora, il motivo principale per cui la gente ha vissuto qui e la regione è conosciuta per i suoi numerosi piccoli villaggi sul mare e per i rorbu – le vecchie casette dei pescatori oggi adibite anche a ospitalità turistica – oltre che per il baccalà e lo stoccafisso prodotti con merluzzi locali.
Il baccalà è spesso usato come base in molti dei piatti serviti nei ristoranti del posto. Praticamente ogni parte dello Skrei può essere utilizzata per preparare di vere delizie culinarie. Oltre alla carne, soda e bianca, le uova sono una vera prelibatezza, così come il fegato, lo stomaco, la lingua e le guancette.
Lo Skrei è un merluzzo cresciuto nel Mare di Barents. Verso i cinque anni d’età è pronto per l’accoppiamento. Nuota per migliaia di chilometri fino alla costa della Norvegia del Nord, in particolare proprio nella regione delle Lofoten, per riprodursi. Quando arriva, è forte e muscoloso grazie al lungo viaggio. Questa avventura si ripete solo tra gennaio e aprile.
La storia dello Skrei risale addirittura al tempo dei Vichinghi. Da oltre mille anni, i Norvegesi fanno affidamento su questo grosso pesce dalla carne bianca brillante e dal gusto delicato. Lo Skrei era di grande importanza per i Vichinghi, che lo usavano sia come alimento che come moneta di scambio lungo i loro viaggi attraverso l’Europa e l’Oceano Atlantico. Il merluzzo oggi presente sulle tavole di Italia, Regno Unito, Portogallo, Spagna e molti altri paesi, in realtà viene esportato dalla Norvegia del Nord fin dall’874 d.C.
La pesca stagionale dello Skrei in Norvegia del Nord ha fatto fiorire molte comunità, e rappresenta il pilastro della società e della cultura norvegese. In passato, la pesca dello Skrei era così redditizia che fu introdotta una “Tassa dello Skrei” di cinque pesci, che contribuì a finanziare la costruzione di uno dei più grandi edifici medievali in Scandinavia: la cattedrale di Nidaros a Trondheim.
L’arrivo dello Skrei [ un evento ben regolato. Da quando la Norvegia ha messo in atto i primi controlli per la regolamentazione della pesca del merluzzo nel 1816, il paese ha intrapreso numerose misure per garantire la longevità e la qualità della fornitura di Merluzzo norvegese.
Ogni anno, oltre 400 milioni di merluzzi migrano verso le coste norvegesi, di questi viene pescata solo una piccola percentuale sostenibile. Del pescato totale solo il 5-10% viene poi certificato con il marchio “Skrei”, che assicura la più alta qualità di merluzzo norvegese.
Oggi, l’industria della pesca del Merluzzo norvegese non solo è la più grande, ma è anche tra le più organizzate e severamente regolamentate al mondo. Tutto lo Skrei è certificato dal Marine Stewardship Council, con severe linee guida in merito alla pesca, che garantiscono un pescato sano e un affidabile processo dal punto di vista ambientale.