– di Luca Paglia –
L’Islanda, situata nel mezzo dell’Atlantico Settentrionale, richiama amanti della natura incontaminata e del freddo clima nordico. L’energia emanata da questa terra, in cui la natura è la principale fonte di stupore, attira, anno dopo anno, un numero sempre maggiore di viaggiatori alla ricerca di meraviglie. Durante la stagione estiva i turisti superano di ben tre volte il numero degli abitanti locali, ma… c’è davvero spazio per tutti nell’isola dei folletti!
Quattrocento chilometri di Oceano Artico la separano dalle coste della vicina Groenlandia e, con soli trecentomila abitanti, viene inserita tra le prime posizioni nella classifica degli stati con la minor densità abitativa. Tutto ciò fa dell’Islanda uno dei pochi Paradisi rimasti per fuggire dalla frenetica vita cittadina. Un’autentica oasi di benessere.
Ogni paesaggio – dalle granulose spiagge di roccia vulcanica alle verdi colline del Pingvellir National Park – dona una sinfonia d’emozioni che solo in questo paese si percepisce così intensamente. L’Islanda ha il potere di mutare il banale in straordinario, trasformando un semplice viaggio in un avventura indimenticabile.
Atterrati al Keflavik Airport, facciamo subito amicizia con il gelido vento islandese, il nostro principale compagno di viaggio. Sarà il vento a guidarci tra le fantastiche cascate di Gullfoss e Skògafoss o alla laguna di Jökursàlòn, dove ammiriamo gli enormi iceberg smembrarsi dalla calotta di Skaftafell, il quarto ghiacciaio più grande al mondo, per poi osservarli fluire placidamente tra le onde dell’Oceano.
Il coraggio non ci manca e, muniti del giusto equipaggiamento, abbiamo l’occasione di vedere i giganti buoni del mare: le balene. Hùsavìk, rigogliosa cittadina che adorna i fiordi settentrionali, rappresenta la capitale mondiale del “whale watching”. Sono le compagnie turistiche di questa splendida comunità a portarci al largo dalla costa con delle imbarcazioni caratteristiche, per farci vivere un’esperienza unica all’insegna dell’avvistamento delle balene.
A pochi chilometri da Hùsavìk, troviamo poi le terme del lago Myvatn. Qui l’aria è densa di zolfo a causa dei vulcani circostanti che fanno ribollire l’acqua ricca di questo minerale. Dedichiamo una giornata al nostro benessere, e ci facciamo cullare dal tepore di queste sorgenti. Non ce ne pentiamo.
Abbandoniamo i “classici” hotel e passiamo le notti nei tipici campeggi islandesi.
La pulizia non manca e facciamo amicizia con altri viaggiatori, passando le serate in compagnia attorno a un fuoco o a contare le stelle.
Prima di addormentarci, in vista di un’altra giornata intensa, osserviamo il cielo. Attendiamo che il pallore solare dell’estremo nord sia svanito, perché diventiamo spettatori della magia che tutti vogliono vedere, ma a cui pochi riescono ad assistere: l’aurora boreale. Uscito da un antico libro di arti magiche, questo bagliore intriso di sfumature verdastre e dalle mille braccia ci ruba le parole di bocca, tanta è la bellezza, e mai ci sentiamo in contatto con la natura come in quel momento. Emozioni indescrivibili.