La Fondazione Querini Stampalia di Venezia apre una nuova stagione della sua storia culturale, per diventare sempre più un punto di riferimento nel panorama artistico italiano e internazionale. Lo fa con un rinnovato slancio strategico e sotto la guida della direttrice Cristiana Collu, secondo un progetto che ha l’obiettivo di riaffermare la vocazione come spazio d’eccellenza, dove il dialogo tra storia e contemporaneità si fa concreto e significativo.
Il 5 maggio 2025 – con una festa aperta al pubblico accompagnata dall’energia musicale del polistrumentista Gavino Murgia – la Querini Stampalia si presenterà completamente rinnovata, con spazi trasformati e un’offerta culturale ripensata per coinvolgere sempre più la città, i visitatori e le nuove generazioni. La scelta del giorno non è casuale: coincide con la nascita, nel 1799, di Giovanni Querini, il nobile veneziano il cui spirito filantropico e la visione illuminata hanno dato vita a una lunga storia di iniziative d’avanguardia. «La data – afferma il presidente Paolo Molesini – rappresenta un tributo alla sua eredità culturale e alla missione che continua a ispirare le nostre attività: promuovere la conoscenza, l’innovazione e il dialogo tra passato, presente e futuro».

«Seguendo le orme visionarie di Querini – dice la Collu – la Fondazione si propone come un arcipelago vivo di esperienze, dove la conoscenza non ha centro, ma si diffonde per connessioni e analogie: rizomatica, eclettica, non gerarchica. La Laguna è il luogo dove esercitare quel senso di meraviglia evocato da Rachel Carson, dove unione e separazione, soglia e fondamenta, si scambiano di continuo le parti. Qui la meraviglia è metodo insita nella struttura stessa del tempo e della realtà, è tensione e abbondanza: insegna a guardare nei dettagli il battito del mondo. Bisogna farsi prendere in contropiede dalla meraviglia e dalla bellezza e farne scorta e traboccare, sempre. Wonder Booster è una miscela croccante di arte, fotografia, scultura, architettura, design, libri, persone, di Qultura, quella particolare e meravigliosa che abita solo alla Querini».
Ad aprire il nuovo corso espositivo della Fondazione è la mostra No Stone Unturned. Conceptual Photography dedicata a John Baldessari, la più ampia mai realizzata a Venezia dell’artista californiano, figura cardine dell’arte concettuale internazionale. Le oltre settanta opere allestite nei nuovi spazi espositivi del terzo piano del palazzo nel sestiere di Castello, recentemente ampliati e ristrutturati, si concentrano su un aspetto cruciale della ricerca di Baldessari e su un periodo fondamentale del suo lavoro, mettendo in luce come l’approccio concettuale alla fotografia – sperimentato per la prima volta alla fine degli anni Sessanta – abbia aperto nuove strade per l’arte contemporanea e gettato le basi per l’evoluzione della sua carriera e della sua influenza.

Il campo Santa Maria Formosa e il campiello Querini, saranno abitati dai Leoni in campo di Davide Rivalta, quattro sculture monumentali in bronzo. Due leonesse e due leoni, seduti e vigili, che partecipano alla definizione di una diversa percezione dello spazio e delle dinamiche della vita pubblica. La loro monumentalità li configura come presenze rassicuranti, sentinelle silenziose che abitano lo spazio del campo con la calma di chi veglia, non di chi minaccia.
Q Spot. Seat, read, think, repeat del designer Martí Guixé – una seduta sociale a forma di “Q”, ispirata al logo della Fondazione – trasforma il simbolo grafico in uno spazio fisico e relazionale. Un oggetto funzionale che occupa lo spazio pubblico del campo Santa Maria Formosa all’ingresso della Fondazione. Serve per sedersi, leggere, pensare, per creare una situazione, un pretesto per generare buone abitudini da condividere. Una grammatica comune dove la cultura è ginnastica quotidiana, una serie di esercizi di allenamento semplici ma ad alta intensità necessari non solo per tenersi in forma ma per stare al mondo.
L’Area Carlo Scarpa, gioiello incastonato al piano terra della Querini, ospita la mostra L’impronta leggera dedicata al Diriyah Art Futures, nuovo centro per le arti digitali di Riyadh progettato dallo studio Schiattarella Associati in collaborazione con il Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita. La mostra sarà visitabile in anteprima già dal 5 maggio.
L’intervento di Martí Guixé prosegue all’interno con l’allestimento temporaneo della Libreria Giovanni – nata in collaborazione con la casa editrice Tlon, che trasforma l’idea di bookshop in una libreria indipendente – e del Cafè Mariona, la nuova caffetteria che d’estate accoglierà lo storico brand veneziano Rosa Salva. Arredi e allestimenti temporanei, essenziali e leggeri, in dialogo con la riva, il canale e il giardino di Carlo Scarpa.
Oltre all’ingresso e alla biglietteria, anche gli spazi di accoglienza del Palazzo e le sale espositive sono stati ripensati grazie alla consulenza progettuale di Verlato+Zordan Architetti Associati e arredati con una selezione di elementi firmati Edra, coerenti con l’identità architettonica e pensati per arricchire l’esperienza dei visitatori. Gli interventi hanno riguardato anche il restyling della segnaletica interna e la nuova identità visiva firmata dallo studio grafico Designwork, basata su due nuovi font originali e su un’estetica pulita e riconoscibile. In parallelo, è stata avviata una profonda revisione dell’identità digitale. Il nuovo sito, sviluppato da Crafted, rifletterà la visual identity e ospiterà un blog dedicato al racconto e all’approfondimento.
Fondazione Querini Stampalia – Castello 5252, 30122 Venezia – 0412711411 – www.querinistampalia.org