I “Fiori alpini del Triveneto” sono i protagonisti della guida delle Edizioni DBS, uscita giusto per la nuova stagione botanica montana. Il libro, tascabile di 180 pagine a colori, descrive ed aiuta a riconoscere circa 300 tra le specie di Angiosperme più diffuse oltre il limite del bosco tra Alpi e Prealpi Trivenete. Un vero e proprio manuale di consultazione per tutti gli escursionisti che vogliono conoscere un patrimonio naturalistico unico.
Basti pensare – come ricorda l’autrice Lucia Merlo – che “nel solo territorio relativamente ristretto del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi sono state censite più di 1500 specie vegetali, oltre un quarto dell’intera flora nazionale. Una grande biodiversità legata alla molteplicità di ambienti di crescita per le piante che si sono venuti a creare a seguito di vari fattori, e che ha reso possibile lo sviluppo di una tale ricchezza”.
Dall’altopiano di Asiago alle Dolomiti, dalla catena del Lagorai alle Alpi Giulie e Carniche, fino alle Prealpi Bellunesi e Trevigiane ed al Massiccio del Grappa, Lucia Merlo propone per ogni fiore una scheda che riporta, a fianco della fotografia della pianta, nome scientifico, nome italiano più diffuso, periodo di fioritura, eventuale preferenza di substrato, altezza della pianta dal suolo, dimensione del fiore o dell’infiorescenza, descrizione di foglie fiori e altri caratteri importanti per il riconoscimento, indicazioni sull’habitat, intervallo di altitudine, luogo in cui è stata fotografata la specie, rarità e difficoltà a distinguerla da altre piante.
In appendice “Fiori alpini del Triveneto” è completato da un glossario che spiega i termini botanici utilizzati nel testo. “Sono tutte informazioni sintetiche ma che permettono anche agli osservatori meno preparati di riconoscere le specie che si possono incontrate camminando in alta montagna – spiega Lucia Merlo – La scelta di focalizzare l’attenzione sul Triveneto, anziché su tutto l’arco alpino, è stata voluta proprio per limitare ulteriormente la possibilità di confusione con altre specie non presenti nelle nostre zone. Ciò nonostante, fatta esclusione per molte specie dalle caratteristiche uniche ed evidenti, l’escursionista dovrà fare comunque attenzione ai dettagli. Con un po’ di pazienza, specie all’inizio, e con la guida in mano sarà possibile per tutti arrivare a dare un nome alle piante incontrate. In questo senso utile è anche il formato tascabile del volume, pensato per essere agilmente infilato nello zaino. Con l’auspicio che al rientro dall’escursione ci accompagni una maggior consapevolezza della ricchezza del patrimonio vegetale dei nostri monti”.
Lucia Merlo. Fiori alpini del Triveneto. Edizioni DBS, 180 pagine, € 10.