La guida pubblicata da PostEditori “Venezie a tavola” – diretta e curata da Luigi Costa – è alla sua decima edizione, cresciuta fino a 380 pagine, in vendita a 19,90€.
Sono per il 2020 ben 203 i ristoranti segnalati e 50 le pizzerie, 30 i vini illustri e 35 i prodotti di alta qualità recensiti dallo staff coordinato da Costa.
Nelle sue parole, scritte per l’introduzione al volume, il senso e i contenuti della proposta, presentata a Vicenza, nel ridotto del Teatro Comunale, presenti grandi chef e produttori del Triveneto e di Istria e Slovenia:
“E’ solo un primo assaggio, un po’ alla volta renderemo piena giustizia a tutti coloro che operano golosamente bene nella nostra meravigliosa terra”. Parole stampate nella prima edizione di questa guida e ripetute come un mantra ogni anno per dieci anni di seguito. Tanti ne compie con questa edizione.
Ci eravamo ripromessi di tentare di colmare il vuoto narrativo che circondava le Venezie, anche nell’ambito enogastronomico e agroalimentare, costruendo una squadra di “uomini di buona volontà”, di grande competenza e affidabilità certificata. L’unica “regola d’ingaggio” della squadra era tracciare una veritiera mappa del gusto senza i vincoli di pesi geografici o coperture territoriali. La missione era quella di scoprire le eccellenze gastronomiche del nostro territorio, strada per strada, borgo per borgo, provincia per provincia, da Bolzano a Trieste e oltre confine. Perché anche al di là di quello che fu un confine si potevano esplorare le tradizioni della Serenissima.
Un compito ambizioso perché si trattava di (ri)scoprire un tesoro immenso che necessitava di tempo, spazio e pazienza. E dopo un decennio un bilancio è doveroso, lasciando parlare i numeri.
La prima edizione di Venezie a Tavola (2011) contava 58 ristoranti selezionati tra i migliori perché, proprio loro, stavano costruendo la “nuova cucina italiana” e stavano tracciando una mappa di quelle emozioni sensoriali e ancestrali che solo i virtuosi dei fornelli possono dare. L’edizione che vi apprestate a leggere conta 204 ristoranti (di cui 31 new entry), 50 tra le miglior pizzerie, 32 vini e 32 prodotti. Pertanto possiamo affermare con orgoglio di aver fortemente contribuito a colmare quel vuoto narrativo che ci tormentava. Anche se resta molto ancora da fare.
I ristoranti fanno la parte del leone, per forza di cose. Non a caso dominano le classifiche delle guide nazionali più blasonate, che spesso siamo riusciti ad anticipare segnalando e premiando i giovani talenti.
Una sintesi istantanea è riassunta nell’elenco dei locali premiati: i premi rimangono un caposaldo inamovibile di questa nostra iniziativa. In virtù della collaborazione con alcune delle più prestigiose “fabbriche del gusto” del territorio – che ringraziamo per la sensibilità continuamente dimostrata – sono stati scelti dieci ristoranti e una pizzeria, segnalati per caratteristiche specifiche d’eccellenza.
La sezione pizzerie, curata in toto da Marco Colognese con competenza raffinata, conferma la crescita inarrestabile di questo segmento descrivendo 25 locali che si collocano nell’Olimpo delle pizze e segnalandone altrettanti.
I vini e i prodotti seguono, anno per anno, un percorso vario e complesso che viene esplorato con una chiave di lettura chiara e senza preconcetti, volta a far comprendere l’anima che sta in loro. Senza voti o penali perché il nostro proposito è quello di fotografare le Venezie enogastronomiche segnalandone i cambiamenti, e aiutando così il lettore a scoprire una terra generosa, ora meno sconosciuta, ma che non cessa di stupire. Sia che si tratti di trattorie di antica memoria sia che si tratti dei grandi esploratori del gusto.
Della guida si parlerà dall’1 al 3 novembre in occasione di WeFood, la manifestazione durante la quale sarà possibile visitare 31 aziende per scoprire, attraverso visite guidate e showcooking con i migliori chef, le eccellenze delle Venezie.