– I migliori vini del Nordest nella nuova edizione 2017 di Slow Wine

slow-foodIl Triveneto vitivinicolo si conferma ottima regione produttiva secondo Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia, la guida pubblicata da Slow Food Editore.

Numerose le novità che animano la nuova edizione: «La più rilevante riguarda l’assegnazione dei due principali riconoscimenti della guida, ovvero le Chiocciole e i Vini Slow. Una delle condizioni per ottenerli è, infatti, l’abbandono dei diserbanti chimici in vigna: abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di mettere paletti ancora più restrittivi per tutelare maggiormente il territorio e chi ci lavora», raccontano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori della guida.

vini-bisI confini rappresentano invece la seconda novità: «Abbiamo aperto le pagine alle cantine slovene, separate dal continuum friulano solo dal corso della storia».

Ultimi ma non meno importanti, sono annoverati in guida anche i 100 locali in cui bere Slow, per sensibilizzare al consumo intelligente in enoteca e al ristorante.

Ecco alcune caratteristiche evidenziate nelle Regioni e Provincie autonome del Nordest.

vinoVeneto. La vendemmia 2015 ha prodotto in tutta la regione oltre 9 milioni di ettolitri di vino. L’Amarone della Valpolicella guadagna in qualità e l’area del Prosecco continua la sua espansione in tutta la regione con incrementi degli impianti senza precedenti.

Ottima anche la produzione d’annata del Soave e del Gambellara, aiutati dal buon andamento climatico. In totale sono 15 le Chiocciole venete, ovvero il massimo riconoscimento per chi interpreta i valori di Slow Food. Sono invece 18 le Bottiglie che segnalano i produttori con ampia e qualificata gamma di vini. E 14 le Monete che individuano etichette di grande qualità a prezzo contenuto.

Chiocciole: Bele Casel – Caerano di San Marco (Tv), Ca’ dei Zago – Valdobbiadene (Tv), Casa Coste Piane – Valdobbiadene (Tv), Corte Sant’Alda – Mezzane di Sotto (Vr), Il Filò Delle Vigne – Baone (Pd), La Biancara – Gambellara (Vi), Vigneto Due Santi – Bassano del Grappa (Vi), Le Fraghe – Cavaion Veronese (Vr), Leonildo Pieropan – Soave (Vr), Monte dall’Ora – San Pietro in Cariano (Vr), Monte dei Ragni – Fumane (Vr), Monte Santoccio – Nicola Ferrari – Fumane (Vr), Sorelle Bronca – Vidor (Tv), Silvano Follador – Valdobbiadene (Tv), Prà – Monteforte d’Alpone (Vr)

piovene-porto-godiBottiglie: Bonotto delle Tezze – Vazzola (Tv), Ca’ Rugate – Montecchia di Crosara (Vr), Cav. G.B. Bertani – Grezzana (Vr), Cavalchina – Sommacampagna (Vr), Gini – Monteforte d’Alpone (Vr), Giuseppe Quintarelli – Negrar (Vr), Il Mottolo – Baone (Pd), Malibran – Susegana (Tv), Musella – San Martino Buon Albergo (Vr), Nino Franco – Valdobbiadene (Tv), Piovene Porto Godi – Villaga (Vi), Speri – San Pietro in Cariano (Vr), Suavia – Soave (Vr), Tedeschi Fratelli – San Pietro in Cariano (Vr), Tenuta Sant’Antonio – Colognola ai Colli (Vr), Terre di Leone – Marano di Valpolicella (Vr), Vignalta – Arquà Petrarca (Pd), Zymè – San Pietro in Cariano (Vr)

Monete: A Mi Manera – Portogruaro (Ve), Albino Piona – Sommacampagna (Vr), Brustolin Nicos – Vidor (Tv), Corte Adami – Soave (Vr), Costadoro – Bardolino (Vr), Daniele Nardello – Monteforte d’Alpone (Vr), Frozza – Vidor (Tv), Giovanna Tantini – Castelnuovo del Garda (Vr), I Stefanini – Monteforte d’Alpone (Vr), La Cappuccina – Monteforte d’Alpone (Vr), Le Battistelle – Monteforte d’Alpone (Vr), Massimino Venturini – San Pietro in Cariano (Vr), Monte del Frà – Sommacampagna (Vr), Monte Tondo – Soave (Vr).

uve vini viti meranoAlto Adige/Südtirol. Grazie all’elevata qualità delle materie prime e alla solida base tecnica su cui si basano le sue produzioni, anche per questa edizione l’Alto Adige si riconferma tra le regioni protagoniste di Slow Wine. Un terroir da sempre vocato alla viticoltura, che negli ultimi trent’anni ha vissuto cambiamenti importanti, dall’individuazione delle zone più adatte per ogni varietà alla scelta di molti giovani produttori che hanno preso in mano aziende storiche e le hanno riqualificate seguendo gli equilibri naturali della vigna.

Sono 7 le Chiocciole attribuite alle cantine altoatesine, a cui si aggiungono 11 Bottiglie, simbolo dell’ottima qualità media dei vini, e 5 Monete per il buon rapporto qualità-prezzo

Chiocciole: Alois Lageder – Magrè/Margreid; Cantina Terlano – Terlano/Terlan; Kuenhof-Peter Pliger – Bressanone/Brixen; Manincor – Caldaro/Kaltern; Nusserhof-Heinrich Mayr – Bolzano/Bozen; Pranzegg-Martin Gojer – Bolzano/Bozen; Unterortl-Castel Juval – Naturno/Naturns.

nussbaumer-gewurztraminer-cantina-tramin-docBottiglie: Abbazia di Novacella – Varna/Vahrn; Cantina Caldaro – Caldaro/Kaltern; Cantina Girlan – Appiano/Eppan; Cantina Nals Margreid – Nalles/Nals; Cantina Tramin – Termeno/Tramin; Falkenstein-Franz Pratzner – Naturno/Naturns; Garlider-Christian Kerschbaumer – Velturno/Feldthurns; Hartmann Donà – Appiano/Eppan; Köfererhof-Günther Kerschbaumer – Varna/Vahrn; Peter Dipoli – Egna/Neumarkt; Strasserhof-Hannes Baumgartner – Varna/Vahrn.

Monete: Cantina Valle Isarco – Chiusa/Klausen; Erste+Neue – Caldaro/Kaltern; Glögglhof-Franz Gojer – Bolzano/Bozen; H. Lun – Egna/Neumarkt; Niklaserhof – Caldaro/Kaltern.

vino-soaveTrentino. Diviso tra grandi produzioni industriali e vignaioli indipendenti: il Trentino si presenta così nella nuova edizione di Slow Wine. Una dicotomia forte per un territorio vocato alle produzioni artigianali di qualità e che, negli ultimi trent’anni, ha assistito a cambiamenti profondi: ad esempio, la coltivazione delle varietà autoctone – come la schiava, il nosiola e il riesling – si è ridotta drasticamente a favore di vitigni come lo chardonnay e il pinot nero che hanno contribuito alla crescita dei vini a Metodo Classico.

Una crescita notevole si è registrata anche per il pinot grigio, vitigno al centro della nuova denominazione transregionale Pinot Grigio delle Venezie.

mullerthugau-cembraEcco i riconoscimenti ottenuti dalle cantine trentine: 7 Chiocciole, 4 Bottiglie e 7 Monete.

Chiocciole: Eugenio Rosi – Volano; Foradori – Mezzolombardo; Francesco Poli – Vallelaghi; Maso Furli – Lavis; Pojer & Sandri – Faedo; Redondel – Mezzolombardo; Vignaiolo Fanti – Lavis.

Bottiglie: Bruno Grigolli – Mori; Ferrari – Trento; Salvetta – Madruzzo; Tenuta San Leonardo – Avio

Monete: Bellaveder – Faedo; Cantina Toblino – Madruzzo; Cembra-Cantina di Montagna – Cembra; La Vis – Lavis; Pisoni – Madruzzo; Rudi Vindimian – Lavis; Vilàr – Villa Lagarina.

 

San Floriano del Collio viti vigneFriuli-Venezia Giulia. Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia per la prima volta accoglie tra le sue pagine le aziende dei territori del Collio-Brda e del Carso-Kras, a voler mantenere vivo quell’unicum vitivinicolo che ha sempre unito Friuli Venezia Giulia e Slovenia.

A unirle, la condivisione dei vitigni coltivati, la cultura enologica e le caratteristiche dei terreni che hanno dato vita a ottimi bianchi, ma anche il progetto di creare in futuro la prima Doc transnazionale europea per riconoscere la qualità di tutti quei produttori separati da un confine politico-amministrativo.

Intanto, per quest’anno sono 20 le Chiocciole, il massimo riconoscimento per chi interpreta i valori Slow Food, di cui quattro a firma slovena. Poi 13 le Bottiglie e 10 le Monete.

Chiocciole: Borgo San Daniele, Edi Keber e Simon di Brazzan a Cormons (Go); Gravner, La Castellada e Damijan Podversic a Gorizia; Skerk e Zidarich a Duino Aurisina (Ts); Skerlj – Sgonico (Ts); Meroi e  Miani a Buttrio (Ud); I Clivi – Corno di Rosazzo (Ud); Le Due Terre e Ronco Severo a Prepotto (Ud); Vignai da Duline e Ronco del Gnemiz a San Giovanni al Natisone (Ud); e in Slovenia Guerila – Ajdovščina; Klinec – Brda ; Marko Fon – Komen ; e Burja – Vipava .

muzicBottiglie: Villa Russiz – Capriva del Friuli (Go); Dario Raccaro – Cormons (Go); Francesco Vosca – Cormons (Go); Franco Toros – Cormons (Go); Ronco dei Tassi – Cormons (Go); Lis Neris – San Lorenzo Isontino (Go); Le Vigne di Zamò – Manzano (Ud); Volpe Pasini – Torreano (Ud); e sul Brda/Collio sloveno i produttori Blažič, Brandulin, Jakončič, Marjan Simčič e Movia.

Monete: Borgo Savaian e Drius a Cormons (Go); Muzic – San Floriano del Collio (Go); Vigneti Le Monde – Prata di Pordenone (Pn); Vistorta – Sacile (Pn); Tarlao – Aquileia (Ud); Bortolusso – Carlino (Ud); Ronchi San Giuseppe – Cividale del Friuli (Ud); Necotium – San Giovanni al Natisone (Ud) e in Slovenia Stemberger – Sežana.

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Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia. A cura di Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. Slow Food editore, 1120 pagine, € 24.