– La classifica dei ristoranti di “50 Top Italy 2021”: tre conferme e una novità

50 Top Italy 2021 ha scelto. La seconda edizione della guida on-line ai migliori ristoranti italiani – progetto curato da Barbara Guerra e Albert Sapere, insieme con il giornalista Luciano Pignataro – ha designato i vincitori nelle sue quattro categorie (ristoranti oltre 120 €, ristoranti fino a 120 €, trattorie/osterie e locali low cost).

In testa alle quattro liste di 50 locali sono stati classificati:

– l’Osteria Francescana, a Modena, dello chef Massimo Bottura (sua la creazione in foto);

– il Ristorante daGorini, a San Piero in Bagno (FC), di Gianluca Gorini;

– l’Antica Osteria del Mirasole, a San Giovanni in Persiceto (BO), di Franco Cimini;

– il Panificio Bonci, a Roma, di Gabriele Bonci (nella foto in alto, i quattro titolari del riconoscimento). 

“Quello di ‘da Gorini’ – commentano i tre curatori – è l’unico cambio al vertice rispetto alla precedente edizione. Del resto, i locali di Bottura, Cimini e Bonci sono da considerare, nelle rispettive categorie, tre pesi massimi della ristorazione italiana, riconosciuti anche a livello internazionale. Ma le nuove generazioni non stanno certo a guardare, come testimoniato dalle tante insegne di qualità, tra le 200 totali recensite, guidate da giovani cuochi e ristoratori, a cominciare appunto da Gianluca Gorini (in foto). Allo stesso modo, se è vero che tre vincitori su quattro provengono dall’Emilia Romagna, accertando la grande storia gastronomica di questa regione, scorrendo le classifiche è facile constatare come siano rappresentati tanti e diversi territori dello Stivale, da Nord a Sud. Ciò a conferma di quanto il nostro paese sia unico nel panorama mondiale, intriso, dalla testa ai piedi, di cultura del buon cibo”.

Un’eterogeneità regionale attestata già dai podi delle quattro categorie.

Per i ristoranti oltre 120 € in seconda e terza posizione troviamo infatti: il ristorante Uliassi, a Senigallia (AN), dello chef Mauro Uliassi; e il ristorante Daní Maison, a Ischia (NA), di Nino Di Costanzo (nella foto).

Nella fascia fino a 120 €: L’Argine a Vencò, a Dolegna del Collio (GO), di Antonia Klugmann; e Lido 84, a Gardone Riviera (BS), di Riccardo Camanini.

Per la categoria Trattoria/Osteria: La Brinca, a Ne (GE), che vede ai fornelli Simone Circella; e Nù Trattoria Italiana dal 1960 – Trattoria di civiltà e libertà contadina, ad Acuto (FR), nelle sapienti mani di Salvatore Tassa.

In Low Cost: Da Gigione Hamburgheria & Braceria, a Pomigliano d’Arco (NA), guidato in cucina da Gennaro Cariulo; e Anikò, a Senigallia (AN), di Moreno Cedroni.

“Ci teniamo a ringraziare – concludono i tre curatori – i nostri 150 ispettori che, in anonimato e pagando il conto, hanno visitato i locali più volte, giudicandoli in totale autonomia. Riteniamo che la narrazione gastronomica non si debba fermare proprio ora che le attività ristorative vivono un momento durissimo. Lo dobbiamo proprio a chi va avanti tra mille difficoltà, non abbassando mai l’asticella della qualità. Come più volte sostenuto, tenere alta l’attenzione su un settore che fa grande l’Italia è il nostro lavoro, oltre che la nostra passione”.