– Sulla via di Compostela lungo il millenario Caminho Português nel ricordo di Marco Saccozza

di Antonio Trentin

Quando viene il tempo di programmare l’andata a Santiago de Compostela, il tempo da dedicare alle letture preparatorie non è mai abbastanza. Non solo per saper bene quanto e come andare sui Caminos dei pellegrini medievali diventati oggi Patrimonio Unesco, ma anche per dar consistenza ai perché del futuro faticare verso il grande santuario galiziano.

Firmato da Marco Saccozza – giovane trekker di Cresole che ha trasformato in volumetto il suo diario di camminante a Compostela (anzi: bisognerebbe scrivere caminhante con l’acca e tra qualche riga si capirà perché) – è in libreria un semplice ma efficace “Sulla via delle stelle”. Nel testo pubblicato dalla Editrice Veneta (187 pagine, 12 euro) descrive il suo marciare lungo un percorso che era tra i classici del pellegrinaggio antico, ma che pochi oggi conoscono: quello che sale vero nord da Lisbona.

Il millenario Caminho Português (ecco l’acca…) trovava in Porto la città di confluenza di altri percorsi da sud, oltre che dalla capitale lusitana, e da lì saliva a Santiago – spesso in vista della costa atlantica – completando tragitti di fede che tra andata e ritorno richiedevano una stagione. Oggi il cammino portoghese standard, percorso anche da Saccozza, è il Lisbona-Compostela, 620 chilometri un po’ aumentati quando la moderna devozione religiosa porta fino al santuario della Madonna di Fatima. Almeno un mese di fatiche e di scoperte.

“Trenta chilometri al giorno non significano nulla quando nella nostra vita ‘normale’ vengono superati in pochi minuti dalle macchine” racconta il diarista: per un pellegrino sulla via delle stelle sono invece chilometri di impegno fisico e psicologico, ma soprattutto di arricchimento culturale e di incontri e amicizie. “Nel Cammino – è la sintesi delle sue tante piccole esperienze raccontate con passione e precisione – non saprai mai chi vedrai oggi e chi domani. Ogni momento è unico come la vita, prendilo e assaporalo al meglio”.