Il 2017 si apre con due importanti novità per il Dimitri Restaurant di Altavilla Vicentina, il ristorante del giovane e vulcanico chef Dimitri Mattiello.
La guida Magnar Ben Best Gourmet 2017 lo ha nominato miglior ristorante emergente dell’Alpe Adria. Una notizia che raggiunge Mattiello a Bangalore, in India, dove si trova per inaugurare il suo secondo ristorante nel paese asiatico.
Il premio internazionale Alpe Adria, giunto alla sua quinta edizione, ha assegnato quest’anno 11 Awards nel mondo della ristorazione e 9 nella sezione vini, scelti tra gli interpreti dei territori che vanno dall’entroterra veneziano ai Balcani, fino alle regioni mitteleuropee, che furono un tempo dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.
La nuova edizione della guida, curata da Maurizio Potocnik con i maggiori nomi del giornalismo enogastronomico del NordEst (tra questi Morello Pecchioli, Giuseppe Casagrande, Furio Baldassi, Cristiana Sparvoli, Francesco Lazzarini e Wladimiro Gobbo) ha selezionato e recensito 350 locali, di cui più di 80 fuori dai confini italiani, e 150 vini, di cui 40 esteri.
“Nonostante la giovane età – spiegano i curatori della guida – lo chef Dimitri Mattiello ha dimostrato una grande tenacia, che unita all’esperienza maturata nel ristorante di famiglia e ad un’immensa voglia di scoprire e sperimentare, l’hanno portato a realizzare una cucina molto personale, dove conoscenza delle materie prime, tradizione e tecniche innovative si fondono. Il premio come emergente gli è stato attribuito proprio per questa sua nuova concezione di cucina, che l’ha portato a creare piatti straordinari”.
Dimitri Mattiello, classe 1984, nato e cresciuto professionalmente nella cucina del ristorante di famiglia, l’Osteria da Penacio, ha aperto il Dimitri Restaurant nel 2012. Un locale moderno, con un’offerta articolata che cerca di intercettare le diverse esigenze del pubblico che si rivolge alla ristorazione contemporanea. Nella stessa struttura di Altavilla oltre al Dimitri Restaurant trova spazio infatti l’Hostaria Italiana, dove vengono proposti i grandi classici della cucina italiana, come l’amatriciana o le lasagne al forno o la pizza.
Lo stesso format viene presentato nei ristoranti Pasta Street a Bangalore, capitale del Karnataka, stato dell’India Sud-Occidentale, importante centro d’affari. Il primo locale, aperto da un anno, ha raccolto grande consenso e convinto Mattiello, in partnership con altri soci, ad inaugurarne in questi giorni un secondo, nella stessa città. Un locale pensato per far conoscere i prodotti italiani nel mondo attraverso i piatti che hanno fatto la storia culinaria del nostro paese, dove si può ritrovare in una sorta di racconto tutta l’Italia del cibo. Un centinaio i coperti e una squadra di lavoro ampia e ben amalgamata: tra i due locali e il catering connesso sono impiegate 80 persone. Entro l’anno è prevista l’apertura di altri due locali della stessa tipologia a Mumbai e Dehli.