– Cracovia, città d’arte e d’architettura dove batte il cuore storico della grande Polonia

– di Antonio Trentin –

cracovia-wavelIl cuore storico della Polonia batte a Cracovia da più di mille anni, da quando il basso sperone collinare su un’ansa della Vistola, il Wawel, divenne sede dei duchi della dinastia Piast destinata a farsi famiglia reale. Dal 1038 e per sei secoli fu qui la capitale di un regno che – in unione con il granducato di Lituania – sarebbe diventato alla fine del ‘500 il più grande stato europeo, esteso dal Mar Baltico al Mar Nero.

A Cracovia – in polacco Kraków che si pronuncia Cràcuf – la storia pulsa in tre luoghi più di tutti, tra i molti del centro che la Seconda guerra mondiale ha risparmiato dalle distruzioni toccate invece a molte città centroeuropee.

cracovia-cattedraleIl primo è naturalmente il Wawel, ai cui piedi un parco sulla riva del grande fiume fa da erbosa spiaggia per ragazze e ragazzi in cerca della faticosa abbronzatura del Nord. Gli altri due sono la vasta piazza del Mercato Principale e l’Università simbolo dell’identità culturale dei polacchi.

Il Wawel. Il profilo del colle è irto di torri e campanili in un’area nella quale convivono le memorie dei poteri civile e religioso quali erano nell’età d’oro della Polonia, i decenni tra la fine del ‘400 e la morte nel 1572 dell’ultimo re della dinastia jagellone, Sigismondo Augusto. La cupoletta d’oro della cappella sepolcrale sua e di altri sovrani (una quindicina più qualche moglie) splende sul più bell’esempio di architettura rinascimentale a nord delle Alpi.

Sul Wawel c’è il centro politico della Grande Polonia: il Castello reale, dov’è oggi esposta la delicata Dama dell’Ermellino di Leonardo, quasi una Monna Lisa di Cracovia. E c’è la sede della tradizione religiosa di uno dei paesi più radicatamente cattolici al mondo: la Cattedrale dei santi patroni Stanislao e Venceslao dove per 14 anni fu arcivescovo Karol Wojtyła.

Il Castello-museo racconta la vicenda polacca attraverso opere d’arte di pregio altissimo, più famosi di tutti gli arazzi degli Jagelloni, ed espone un tesoro raro di corone, scettri e globi, insegne di un’autorità che durò forte fino al manifestarsi ad est della potenza russa, che nel Settecento patì la propria debolezza di fronte ai vicini (spartizioni a beneficio di Russia, Austria e Prussia) e che nel 1795 fu definitivamente cancellata.

krypta-adama-mickiewicza-naLa Cattedrale, un panteon delle grandezze di Polonia, accoglie oltre a quelle dei re le spoglie di tanti polacchi illustri.

Tra loro Tadeusz Kościuszko, combattente per le libertà durante le rivoluzione americana e poi, inutilmente, in Polonia; lo scrittore Adam Mickiewicz protagonista del romanticismo patriottico anti-russo a inizi ‘800 (foto); il generale Józef Piłsudski, autoritario capo dello stato indipendente rinato dopo la Prima guerra mondiale.

cracovia-sukienniceIl Rynek Główny. Il Mercato Principale fu il polo commerciale di Cracovia ed è uno dei più bei contesti urbani d’Europa, circondato di alberghi, ristoranti e caffè, luogo d’incontro dei giovani, meta perfetta per chi cerca la realtà viva cracoviense e per i cacciatori di souvenir.

Cinque-sei secoli fa la città era un centro di traffici internazionali, la metropoli di un’area a scavalco di signorie e di lingue differenti e l’incrocio di vie mercantili collegate alle ricche attività della Lega Anseatica.

sukiennice-cracoviaOggi il Rynek ha un aspetto neoclassico, ma la sua origine tardomedievale – del tempo in cui nessun’altra piazza europea era più grande – è facilmente ritrovata da chi visita bar, pub e cabaret ubicati tra le volte gotiche e i massicci pilastri nell’interrato dei palazzi, dove si spillano grandi birre a buon prezzo e si servono frittelle di patate e kiełbasa di maiale affumicato.

Al centro della piazza si alza il rinascimentale Sukiennice, il Mercato dei Tessuti spettacolare per ampiezza e struttura. Museo di pittura nelle sale superiori, al pianterreno è un grande shopping center perfetto per cercare gioielleria e argenterie, tessuti artigianali e ceramiche popolari.

cracovia-santa-mariaDalla vicina torre della basilica di Santa Maria, un trombettiere suona le ore intonando le prime note dell’Hejnał Mariacki, l’Inno di Maria, ogni volta interrompendosi bruscamente, come successe al suo antenato lassù di guardia, colpito da una freccia in gola mentre lanciava l’allarme per un attacco dei Tartari nel 1241.

universita-cracoviaL’Università Jagellónica. Gli studenti polacchi e i molti ospiti in Erasmus fanno capo – oltre che ai moderni istituti della periferia – alla sede storica della seconda tra le università dell’Europa Centrale, fondata nel 1364 dal re Casimiro il Grande che chiamò i primi docenti da Praga. A fine ‘400 la frequentavano tremila studenti: tra loro l’astronomo Niccolò Copernico. Settant’anni fa vi studiò il giovane seminarista Wojtyła, nella facoltà di Teologia non ancora soppressa dal governo comunista.

jagiellonian-universityIl complesso costruito tra il XIV e il XVII secolo è visitabile come uno dei più interessanti luoghi di Cracovia. Nel suo nucleo più glorioso, il Collegium Maius, è allestito un museo di arte e di documenti universitari. Nel cortile ad arcate gotiche due volte al giorno un prezioso orologio “accademico” fa sfilare una parata con figurine in legno di re e di cattedratici.