di Antonio Trentin
Situato su un’altura sopra il fiume Tennacola, in vista dei Monti Sibillini, Sarnano – associato ai Borghi più Belli d’Italia – conserva intatto il suo centro storico di origine medievale.
Il disegno urbanistico è raro: l’abitato, tutto uniforme di antichi mattoni, mantiene perfettamente la configurazione del castrum, disegnando un borgo fortificato che si sviluppa in cerchi concentrici dalla Piazza Alta e scende per fasce circolari progressivamente più larghe fino al giro delle ultime porte storiche.

La sensazione è quella di trovarsi davanti a un luogo rimasto immutato nel tempo, nel quale si penetra lentamente in costante salita dal passaggio sotto Porta Brunforte, a pochi passi dal panoramico balcone sui Sibillini. Ma, naturalmente, Sarnano non è sempre stata così com’è oggi: un occhio attento può percorrere gli “anelli” edilizi, quattro, ritrovandovi i segni del passare dei secoli, sette, attraverso i quali il borgo si è formato.
Procedendo verso il culmine del cocuzzolo da dove si sviluppò il paese – diventato libero Comune tra il 1265 e il 1282 – si incontra presto la piccola ma interessante Pinacoteca in via di restauro nell’antico convento (ingresso libero), che vanta opere di Vittore Crivelli (Madonna adorante il Bambino con angeli musicanti del 1490 circa), Vincenzo Pagani (Santa Lucia e gloria di angeli del 1525) e Simone De Magistris (Ultima Cena del 1607).



Dei Musei Civici sarnanesi fanno parte altre tre collezioni (attualmente in ristrutturazione), una su armi e caccia, una di avifauna dell’Appennino e una dedicata ai martelli.
Nella Pinacoteca sono custodite opere provenienti dalla chiesa di Santa Maria di Piazza Alta, l’edificio sacro più importante di Sarnano, con portale e lunette dedicati all’Assunta, unici nella regione. Lì accanto un tris di significative architetture appartenute alle magistrature medievali: il palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori e il palazzo del Popolo, sede originaria del municipio, al cui interno si trova il minuscolo (100 posti) ma bellissimo teatro della Vittoria risalente al 1834.



Recentemente presente a Tipicità Festival 2025 di Fermo per la promozione del suo turismo culturale e gastronomico (www.sarnanoturismo.it/sarnano-tipicita-festival-2025/), Sarnano è tra i migliori centri di produzione dei salumi, e in particolare del tipicissimo ciauscolo spalmabile, e offre nei dintorni passeggiate interessanti (le cascatelle poco fuori paese, la grotta di Soffiano, la valle dei Tre Santi) dopo le quali gustare preparazioni di antica tradizione come il polentone con salsiccia e pecorino, i vincisgrassi, la cicerchiata e i dolci con noci, nocciole e mandorle accompagnati con il vincotto.



Info: www.sarnanoturismo.it