Il 2017 è un anno molto importante per Merano, perché si celebra il Giubileo per i suoi 700 anni di storia cittadina. Nel giugno del 1317, infatti, re Enrico di Carinzia la dotò per la prima volta di un ordinamento civico e, in occasione dei sette secoli trascorsi, Merano propone un vasto programma di festeggiamenti celebrativi.
Nei secoli Merano è stata un importante centro di commercio, fino ad assumere la connotazione di città di cura nella prima metà del XIX secolo. Per la sua favorevole posizione infatti, è una città dal clima mite e dall’aria salubre, dove riescono a convivere cultura, tradizione, vegetazione alpina e mediterranea.
La sua naturale propensione ad essere luogo di scambi commerciali, ha sempre favorito l’incontro tra popoli e culture diverse e sviluppato di conseguenza l’attitudine della città e dei propri abitanti all’ospitalità, all’apertura e alla comunicazione, aspetti questi che favoriscono la continua affluenza di turisti.
Da quando l’Imperatrice Sissi, a metà dell’Ottocento, scelse l’aria benefica di Merano per la salute della figlia Marie Valerie, l’attrattiva turistica della città è diventata la fama di “città di cura”; oggi Merano è soprattutto la meta ideale per fare movimento nella natura, per mangiare e bere di qualità, per gli eventi culturali e per il benessere delle Terme.
In questi 700 anni di storia, Merano è riuscita incredibilmente a conservare praticamente immutato il proprio centro storico dal punto di vista urbanistico e gli antichi portici, che un tempo erano il cuore del commercio, oggi sono costellati da una lunga serie di eleganti vetrine che espongono ogni tipo di prodotto: negozi di alimentari dove acquistare delizie dell’Alto Adige, di abbigliamento di vario genere, dalla boutique allo sportivo, giocattoli creativi, calzature per ogni stile ed esigenza, gioiellerie di valore, librerie con libri multilingue, cartolerie e pasticcerie con irresistibili dolci. Un vero paradiso per lo shopping.
Merano è una città che sorge in una conca in mezzo alla natura: le alte montagne del Gruppo del Tessa la circondano con la loro imponenza, il fiume Passirio la attraversa nel suo centro, le palme la decorano e la ricca vegetazione dei parchi e dei giardini la occupa con fierezza.
Grazie al suo clima temperato, infatti, crescono facilmente piante mediterranee e tropicali e nella stagione della primavera, la città si trasforma in un tripudio di profumi e di colori di piante e fiori.
Merano da sempre è una “città giardino”, anche se il riconoscimento ufficiale è giunto nel 2015 con la partecipazione al Concorso Entente Florale Europe, in cui ha ricevuto il “Gold Award”, soddisfacendo rigidissimi criteri valutativi e trovandosi in competizione con altri 15 comuni europei sulla messa a dimora di fiori e arbusti, sulla cura di spazi verdi e parchi e sul numero di azioni sensibili sotto il profilo ecologico e ambientale.
Proprio nell’ottica della sensibilità ecologica e ambientale si organizza la Primavera Meranese, cioè il festival che, da tre anni, in un connubio perfetto fra arte e natura, arricchisce la vita sociale e culturale della città tra marzo e giugno.
Quest’anno la Primavera Meranese è all’insegna del Giubileo per i 700 anni di Merano. Inoltre, negli spazi pubblici e nei parchi cittadini, sono esposte le figure floreali realizzate dalle Giardinerie Comunali, l’ente istituzionale che si occupa dell’intera gestione delle aree verdi di Merano, e dai paesi di Tirolo, Scena e Naturno, che contribuiscono a loro volta all’iniziativa con un’aiuola particolare o con decorazioni realizzate con i fiori.
Anche le numerose passeggiate che partono dalla città o che la attraversano hanno mutato la loro “funzione”.
Se infatti un tempo erano itinerari “terapeutici” per le persone di salute cagionevole, come la passeggiata Tappeiner, oggi rappresentano percorsi ideali per le famiglie e per chi ha voglia di trovare il beneficio nella corsa.
Dal punto di vista architettonico, diversi palazzi e castelli sono rimasti integri, così come gli edifici che appartengono allo stile Liberty e allo Jugendstil; quindi oggi Merano alterna costruzioni antiche ad architetture moderne e contemporanee, come il centralissimo parallelepipedo in vetro di Terme Merano, con le sue linee essenziali e il raffinato allestimento interno opera dell’architetto e designer altoatesino Matteo Thun.
Eccezionale è lo sbocciare dei 70.000 bulbi di crochi piantati nel parco Sissi, che sfoggiano i colori ufficiali del Giubileo di Merano: turchese (per l’aria pulita e la cornice alpina), rosso (per il clima mediterraneo), blu (per il fiume Passirio) e lilla-bordeaux (per il vino che vi si produce).
Per ammirare la rinascita della natura dopo l’inverno, è assolutamente consigliata una visita ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, dove oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta si esibiscono in tutta la loro bellezza in un anfiteatro naturale di 12 ettari. Al centro di questo enorme parco troneggia il Castello da cui i Giardini prendono il nome, che più volte alla fine del 1800 è stato dimora dell’Imperatrice Sissi, Elisabetta d’Austria.
Tale e tanta vegetazione per crescere rigogliosa necessita di essere nutrita attraverso l’acqua e, anche da questo punto di vista, il territorio di Merano è decisamente favorevole. Merano, infatti, sorge sulla confluenza di due importanti fiumi, il Passirio e l’Adige, che in primavera accolgono le grandi quantità di acqua derivanti dalla neve che si scioglie per l’innalzamento delle temperature.
Il Monte San Vigilio è ricco di fonti sorgive, molto note per la loro purezza; appena fuori dal centro si snoda la rete dei Waalwege, i sentieri d’acqua, 84 chilometri di canali di irrigazione da percorrere in bicicletta o a piedi.
Infine, Merano vanta un meraviglioso complesso termale, Terme Merano, il regno del relax situato nel centro della città, con 15 piscine a disposizione tutto l’anno e 10 piscine esterne immerse in un immenso parco, fruibili dalla metà di maggio, le saune e la zona Spa con trattamenti a base di prodotti naturali.
Prodotti naturali sani e genuini, a chilometro zero, provenienti direttamente dai masi altoatesini sono inoltre in vendita nelle bancarelle realizzate dal designer meranese Martino Gamper al Mercato Meranese, da metà marzo a fine ottobre, ogni sabato mattina.
La zona di Merano e dei suoi dintorni per ragioni geografiche, storiche e climatiche, da sempre è caratterizzata da un tipo di cucina molto varia, che risulta dalla fusione di tradizione alpina e mediterranea.
L’incontro tra in Nord e il Sud dell’Europa ha dato come risultato un territorio in cui l’offerta gastronomica spazia dallo speck alla pizza, dallo strudel di mele alla torta al limone, dallo sciroppo di sambuco al caffè espresso.
Grazie alla sua posizione geografica a cavallo tra Nord e Sud Europa l’Alto Adige vanta un duplice influsso culturale e beneficia di un clima particolarmente mite poiché si trova lungo il versante meridionale delle Alpi. A Merano, in particolare, il clima prevalente nel corso di tutto l’anno è il più mediterraneo di questa regione alpina, paragonabile a quello di zone situate a latitudini ben più meridionali. Non è un caso se accanto alle celebri mele dell’Alto Adige da queste parti crescano anche i kiwi o numerose varietà di vitigni.
La varietà di prodotti che il clima favorevole consente di coltivare, ha favorito la vivacità culinaria di questa zona dell’Alto Adige e l’evento che la mette in risalto è “Officine del Gusto”, che, attraverso l’utilizzo dei prodotti regionali e di stagione promuoverà l’ideazione di pietanze creative e la reinterpretazione di antiche ricette, rispecchiando il carattere allo stesso tempo alpino e mediterraneo di Merano e dintorni.
“Officine del Gusto” è incentrato su tre pilastri: Artefici del gusto, Officine per assaporare, Officine per creare.
Gli “Artefici del gusto” altro non sono se non le aziende agricole locali che coltivano, allevano e lavorano le loro materie prime interamente in Alto Adige e che, per Officine del gusto, proporranno visite guidate ai masi con degustazione di prodotti, che potranno anche essere acquistati nelle rivendite dei masi stessi. Prodotti come il miele, i latticini, le erbe aromatiche, lo speck e gli insaccati, le marmellate potranno essere visti, assaggiati, toccati e annusati nei loro vari processi di produzione e svelati, attraverso consigli e ricette, nei loro diversi modi di impiego in cucina.
Le “Officine per assaporare” sono gli esercizi gastronomici, dalla malga al ristorante più raffinato, che propongono piatti in cui i sapori alpini si mescolano a quelli mediterranei. Si potranno così gustare ricette invitanti come “Salmerino della Val Passiria in crosta di pane di segale su risotto mediterraneo con olive, pomodori secchi, melanzane e pinoli”, oppure “Cubi di salmone con pomodori datterini secchi, speck IGP croccante, salsa allo yogurt e al formaggio fresco di capra e polvere di capperi di Pantelleria”: una vera delizia per il palato.
“Officine per creare” sono dei momenti, organizzati da diverse strutture, rivolti a coloro che amano sperimentare in cucina e scambiarsi consigli ed esperienze in un’atmosfera tranquilla e rilassata. Corsi di cucina in quota, Outdoor Cooking, imparare a fare i canederli o i Krapfen sono alcune delle occasioni che Officine del Gusto propone per vivere la cucina del territorio di Merano e dintorni in prima persona e sotto la guida di chi, quella cucina, la porta in tavola ogni giorno.
Info: www.merano-suedtirol.it/it – www.officinadelgusto.bz.it – www.meran.eu