Natura selvaggia, storia, mare. Tutto condensato in una sola parola e in un solo luogo: Ostuni, la città bianca che illumina il cielo. La primavera è l’ideale per scoprire Ostuni abbracciata dalla piana degli ulivi secolari, lambita dal mar Adriatico con spiagge dalle mille sfumature di blu e siti archeologici frequentati sin dalla preistoria.
“Il nostro obiettivo”, spiega il sindaco, Gianfranco Coppola, “è di rendere Ostuni, sempre più accogliente, bella come il salotto di casa dove si ricevono gli amici con servizi sempre più di eccellenza”. “Si viaggia per provare emozioni e fare esperienze non solo per visitare una destinazione”, dice Niki Maffei assessore al turismo: “Noi stiamo potenziando l’offerta turistica della nostra città anche facendo leva sugli eventi in un connubio tra spettacolo, sport e fruizione dei beni culturali e naturali”.
Il viaggio è stato sperimentato con successo da un gruppo di giornalisti nazionali e internazionali ospiti del 43° educational organizzato dal Comune di Ostuni grazie al bando ospitalità della Regione Puglia, POR FESR- FSE 2014 – 2020, Asse VI, Azione 6.8, in partenariato con la rivista di turismo e cultura del Mediterraneo “Spiagge”, diretta da Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it).
ORIA. Prima tappa nella vicina Oria, la città amata dall’imperatore tedesco Federico II, dove è stato inaugurato il Museo archeologico comunale di Oria e dei Messapi sotto il segno della Dea Madre e dei culti femminili.
Gran parte dei reperti esposti, provengono dalla grotta di Monte Papalucio, uno dei tre colli dove sorge Oria, dove nel VI secolo avanti Cristo, le donne si dedicavano ai rituali in onore di Demetra, Persefone e Afrodite, le tre divinità di cui sono state ritrovate le statuine assieme a resti di sacrifici vegetali e animali. Lo ha raccontato il professore Francesco D’Andria, archeologo leccese che ha curato anche l’allestimento del Museo, dove – sul pavimento di una delle prime sale – si può ammirare la copia di un mosaico rinvenuto sotto il palazzo vescovile di Oria. Raffigura un leone che azzanna una cerbiatta, realizzato in bianco e nero da maestranze provenienti dalla Macedonia.
Dice il sindaco, Cosimo Ferretti: “Abbiamo atteso tanti anni per il restauro di Palazzo Ramirez, che ospita il Museo e ora, finalmente ne vediamo la luce”. “Siamo molto soddisfatti di aver arricchito l’offerta turistica di Oria” gli fa eco il vicesindaco Egidio Conte.
Diretto dal professore Pino Malva, direttore onorario nominato dalla Sovrintendenza, il museo resterà aperto tutti i giorni, nei feriali solo la mattina dalle 9.00 alle 13.00, nei festivi anche il pomeriggio dalle 16.30 alle 20.00. “Dalla Messapia fino al Medioevo”, dice Malva, “Oria è un affascinante libro aperto sulla Storia”.
OSTUNI – Il verde intenso e l’azzurro del mare spumeggiante sono il biglietto da visita del Parco delle Dune Costiere, in vista di Ostuni la Bianca. Qui la natura è selvaggia e incontaminata. Vicino a laghetti di acqua salmastra si possono scorgere gli uccelli che sostano nel Parco prima di proseguire lungo le rotte migratorie verso l’Africa. E c’è un esemplare di ginepro vecchio di 700 anni.
“Il parco è aperto e visitabile tutto l’anno”, spiega il direttore Gianfranco Ciola: “Lo si può vivere in vari modi: a piedi, in bicicletta… in tour goloso: si possono incontrare le sue aziende che vivono all’interno e che fanno agricoltura bio. Vi si pratica anche l’allevamento ecosostenibile delle anguille”.
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Una delle aziende bio del parco è Il Frantoio, un’antica masseria restaurata magistralmente da un imprenditore di successo che a un certo punto della sua vita ha deciso di vendere la sua azienda per riscoprire e vivere i valori di una volta, dedicandosi con la moglie all’agricoltura biologica e all’accoglienza di ospiti che non sono considerati estranei, ma amici.
Tutto sembra essersi fermato ed è facile rivivere le atmosfere di un tempo, quando, allo scoccare della campanella, si rientrava dai campi per ritrovarsi a pranzo.
Nella roccia sotto la masseria un ampio “vuoto” raccoglie in un frantoio ipogeo gli antichi strumenti per la produzione dell’olio.
Dedica gite in barca gratuite per disabili con imbarcazione adatta, almeno una volta all’anno, un’altra azienda del parco, Marco Carani Nautica, il cui titolare era rimasto colpito anni fa dall’incontro con un ragazzo diversamente abile che sognava di essere in mare.
GLI ULIVI SECOLARI. Nella piana di Ostuni si concentra il maggior numero di ulivi secolari. Alcuni sono addirittura millenari. Censiti dalla Regione Puglia che ne vieta l’espianto con una legge.
Circondano anche uno dei siti archeologici più importanti della Preistoria pugliese: Santa Maria di Agnano, dove, nel ’91, venne scoperta dal professore Donato Coppola, la “Mamma più antica del mondo”. Visse 28 mila anni fa e aveva solo 20 anni quando morì, incinta di otto mesi.
Il suo scheletro e quello del suo piccolo, sono custoditi oggi nel Museo della civiltà preclassica della Murgia meridionale assieme alle statuine votive dedicate alla Dea Demetra.
La donna ricevette gli onori di una Dea: non venne sepolta, ma adagiata nella grotta con il capo ricoperto da una cuffia di conchiglie e braccialetti di conchiglie al braccio.
Nella grotta è continuato il culto della Dea Madre, fino a trasformarsi, nel Medioevo, nella venerazione della Madre con bambino di cui si conserva un affresco sulle pareti. Un vescovo trasformò la grotta in chiesa rupestre e molti devoti ottennero di essere seppelliti lì, come testimoniano i resti rinvenuti.
GALLIPOLI. Per chi vuole cercare una meta interessante dall’altra parte del Salento, sullo Jonio, Gallipoli – che in greco vuol dire “città bella” – ha il suo centro storico adagiatato su un’isola, collegata alla terra ferma da un ponte.
Vi si affacciano le chiese-vista mare dove si celebrano i riti della Settimana Santa, che testimoniano le influenze della dominazione spagnola nella cultura gallipolina e del Salento tutto.
Tra vie e palazzi nobili si arriva al Duomo, soffermandosi tra i negozietti tipici che offrono prodotti dell’artigianato locale per arrivare poi al porto, al mercato del pesce, dove vengono offerti aperitivi con crudité e buon vino del Salento.
Ma non si può lasciare Gallipoli senza visitare le spiagge della Movida: una lunga sequenza di lidi e stabilimenti balneari dove si sono esibiti i dj più importanti della scena internazionale. Famoso tra tutti è il lido Zen e il locale Neesh, dove la musica non si ferma mai…
Info: www.comune.ostuni.br.it – www.parcodunecostiere.org – www.comune.oria.br.it –www.comune.gallipoli.le.it
Soggiorni: Grand Hotel Masseria Santa Lucia – Loc. Costa Merlata – SS 379 km 23,500 – Marina di Ostuni (BR) – Tel. 0831 35 60 – www.masseriasantalucia.it / Il Frantoio – Strada Statale 16 Km 847 – Ostuni (BR) -Tel. 0831 33 02 76 – www.masseriailfrantoio.it / Hotel Victoria Palace – Via Francesco Tetrarca – Gallipoli (LE) – Tel. 0833 29 30 40 – www.hotelvictoriagallipoli.it