– di Antonio Trentin –
Cento anni fa i brianzoli Giuseppe, Cesare e Arnaldo Molteni – dal 1918 approdati nel Rodigino – aprivano il loro ristorante in centro ad Adria, in riva al Canalbianco, dove uno squero sistemava “Barche Rotte”, il primo nome del locale. Passato un secolo e da decenni ribattezzato con il nome della famiglia, il ristorante festeggia un prestigio che lo ha portato stabilmente tra le mete degli appassionati di grande cucina di qua e di là del Po e tra i segnalati nelle più note guide per cultori del buon cibo (Accademia della Cucina, Espresso, Golosario, Michelin).
Alberto Molteni e la moglie Franca – seconda generazione, quella del consolidamento e ammodernamento dell’attività – vivono ancora nello stabile di via Ruzzina affacciato sull’acqua con un giardino raro in centro-città. La loro figlia Stefania incrocia tra la cucina e le sale dove negli ultimi anni ha contribuito a caratterizzare, da chef e sommelier, le scelte qualitative del “Molteni” insieme con il fratello Enrico, dolorosamente scomparso molto giovane all’inizio del 2021.
C’è il mare, soprattutto, sulle tavole del ristorante, in un contesto di inevitabile e vincente richiamo della gastronomia ittica. L’Adriatico ha il nome della città, che fu porto degli Etruschi quando il Delta del Po non esisteva. Chioggia, il suo porto peschereccio e il suo mercato sono a 40 minuti. Scardovari e i suoi molluschi poco più lontani. Comacchio delle anguille a meno di un’ora.
E così il menù – accompagnato da una carta dei vini di area veneta soprattutto, ma con puntate in altre zone vitivinicole – è fatto di un più che adeguato numero di proposte e di una linea che si basa sulla freschezza del prodotto e sulla stagionalità rigorosa, garantita dai pescatori chioggiotti e dalle colture orticole della zona.
Qualche titolo in sequenza dalle proposte autunno-inverno per un pranzo sopraffino: fritto di moleche e verdure con polenta morbida; crudità di mazzancolle, scampi, canocchie, cappesante, gamberi rossi e tonno; moscardini arrostiti con patate viola e finocchio (foto qui sopra); tagliolini neri con gamberi rossi e pomodorini; lasagne finissime con ombrina e tonno (foto); riso Carnaroli del Delta mantecato con zucca, funghi e scampi; branzino in crosta di sale; anguilla ai ferri (foto); catalana di crostacei.
Naturalmente la carne non manca per chi volesse proprio rinunciare al pesce: la tartare di fassona piemontese fa da pendant ai crudi dell’Adriatico, culatello croccante e pecorino condiscono gli strozzapreti con il radicchio di Chioggia, tagliata e fiorentina di scottona vanno sulla griglia in concorrenza a roast beef e picanha.
Dolci in linea con lo stile sobrio del ristorante, con prevalenza di semifreddi e sorbetti.
Info: Ristorante Molteni – Via Ruzzina 4 – 45011 Adria (RO) – Tel. 042621295 www.albergomolteni.it info@albergomolteni.it