Torna a fine settembre a Torino il Salone del Gusto. Il programma della manifestazione – da giovedì 22 a domenica 26 – è estremamente ricco e variegato, e può essere scomposto e ricostruito decine di volte, dando vita a percorsi che ripercorrono le principali campagne e le più importanti attività di Slow Food. Per chi vuole partire proprio dai fondamentali, ecco due percorsi interattivi al Parco del Valentino e tra Piazza San Carlo e Via Roma per scoprire l’associazione della Chiocciola: Slow Meat ci introduce al consumo consapevole di carne e Salva la biodiversità ci permette di conoscere il mondo attraverso le moltissime varietà vegetali e animali che lo abitano e che rischiano di scomparire.
Il viaggio per Torino inizia dai viali del parco del Valentino. Facilmente raggiungibile con la metropolitana – fermate Nizza e Marconi – il parco del Valentino ospita il grande Mercato e i Presìdi internazionali. Qui troviamo prodotti provenienti da ogni parte del mondo, conosciamo gli artigiani, le loro storie e sperimentiamo nuovi sapori. Inoltre, al Castello del Valentino e a Torino Esposizioni si svolgono i Forum di Terra Madre, spazi di dibattito e confronto in cui i delegati della rete di Terra Madre approfondiscono le tematiche legate al cibo. Poco distante, il Borgo Medievale accoglie le attività didattiche per scuole e famiglie con laboratori, workshop, percorsi sensoriali e mostre.
Proseguiamo il tour, direzione centro città, a piedi, in bicicletta grazie al servizio ToBike oppure con il servizio di bus navetta curato da Iveco Bus. Prima tappa piazzale Valdo Fusi, dove i Maestri del Gusto propongono le eccellenze enogastronomiche di Torino e provincia. Continuiamo quindi su via Roma e piazza San Carlo, circondati dai Presìdi italiani che ci accompagnano fino a Piazza Castello, che accoglie i Partner dell’evento, alcune regioni italiane e la Cucina dell’Alleanza, sino alla grande Enoteca realizzata nel cortile del bellissimo Palazzo Reale. Prima di un calice di vino, nell’antistante Piazzetta Reale, lasciamoci tentare dalle proposte di venti originali Food truck.
Lo storico Teatro Carignano è dedicato al ricco programma di conferenze, mentre via Po si trasforma nella Via del Gelato grazie alla maestria di Alberto Marchetti e della Compagnia dei Gelatieri e del miele, con lo spazio dedicato agli apicoltori nel Rettorato dell’Università di Torino.
Raggiungiamo Piazza Vittorio e scendiamo ai Murazzi del Po, dove i locali di recente riapertura propongono per l’occasione le migliori birre artigianali italiane. Ad accompagnarle una selezione di Cucine di strada selezionate da Slow Food.
Tre luoghi simbolo di Torino che alternano storia e innovazione quest’anno accolgono attesi appuntamenti dell’evento: al Circolo dei Lettori troviamo alcuni Laboratori del Gusto dedicati ai prodotti della terra; il Grattacielo Intesa Sanpaolo ospita invece due appuntamenti della Scuola di Cucina con lo chef Ivan Milani che ci conduce alla scoperta di aceto balsamico e legumi; imperdibili poi gli incontri della Mixology organizzati nelle sale di Aste Bolaffi, dove assaggiare il Vermouth storico di Torino, esplorare tutti gli usi del gin e avvicinarci all’inaspettato mondo del rum guatemalteco.
Ultima tappa, ma non meno importante, è Eataly Torino Lingotto. Tre i cicli di incontri proposti: la Scuola di Cucina e – novità di quest’anno – le Storie di Cuochi e di Cucina. Chef provenienti dai cinque continenti ci guidano alla scoperta di curiosità e innovazioni gastronomiche: diamo uno sguardo alla cucina del futuro, scopriamo i segreti dell’agave e la biodiversità dei legumi, impariamo a riconoscere i diversi tipi di grano italiano e le numerose varietà di banane ugandesi. E poi ancora i richiestissimi Appuntamenti a Tavola serali: ad alternarsi ai fornelli chef spagnoli, russi e italiani del calibro di Xavier Pellicer, Sergey e Ivan Berezutskiy, Federico Zanasi e Pierpaolo Livorno, con un finale a sorpresa.
A guidarci durante l’evento tornano i Personal shopper: gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche sono disponibili per consigliarci i prodotti più curiosi da acquistare, condurci in tour enogastronomici con il Bike n’eat e il Walk n’eat, e coinvolgerci negli Eat-in per condividere cibo e idee.