– Coni Zugna in guerra, nel Castello di Rovereto le foto e una guida

Il monte Coni Zugna, sopra la Vallarsa trentina, in vista del Carega e del Pasubio, fu il pilastro ovest della difesa italiana contro la risalita dei reparti austro-ungarici da Rovereto durante la Strafexpedition del 1916. Delle settimane tra maggio e giugno di cento anni fa – e dei due anni e mezzo di successivo fronteggiamento – racconta una mostra fotografica del Museo storico italiano della Guerra, nel Castello di Rovereto (fino al 2 ottobre, ore 10-18, chiusa il lunedì).
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Sulle pendici alte del Coni Zugna gli eserciti avversari prima si dissanguarono e poi si trincerarono fortemente, costruendo linee d’arresto, postazioni in caverna, strade, baraccamenti, depositi, teleferiche e acquedotti, con una densità di presenze simile a quella dell’adiacente “fortezza Pasubio”.
IMG_20160809_0001Un libro appena pubblicato aiuta chi sale dalla Vallarsa – o in auto da Albaredo (12 km) o a piedi da Matassone (meno di 3 ore) – fino alla malga-rifugio Monte Zugna a quota 1616 metri (dove il vicino Osservatorio del Museo Civico roveretano ospita gli interessati per visite astronomiche che sono prenotabili attraverso il sito www.fondazionemcr.it) e da lì verso la cima a 1856 metri. Ne è autore il massimo esperto di vicende militari in zona, Tiziano Bertè.
Nel volumetto edito dal Museo roveretano sono dettagliatamente descritti gli 11 chilometri con 120 siti tabellati che culminano nel Trincerone italiano e nel Kopfstellung che il comando asburgico aveva approntato sulla cima già prima della guerra.
Tiziano Bertè, Monte Zugna. 1912-1918. Guida al percorso storico, 112 pagine con illustrazioni.