– Nel moderno museo di Oria (BR) per incontrare la storia dei Messapi dalla misteriosa lingua

– di Antonio Trentin –

A Oria, nel cuore della Puglia che fu degli antichi Messapi, il Palazzo Martini – perno del bel centro storico – propone una ricca collezione archeologica presentata in un allestimento moderno, costituito proprio di quanto troppo a lungo è mancato nei musei italiani: ambientazioni e ricostruzioni, video didattici, spunti di interattività che rendono la visita più interessante.

Museo Oria MessapiIl Museo Archeologico di Oria e dei Messapi è fatto di 10 sale che riassumono la storia della città dalle sue origini preistoriche fino all’età romana, passando per il momento-clou, quello del periodo messapico.

Un plastico riproduce l’antica Hyria con i suoi principali monumenti e l’acropoli nel IV secolo a.C. cioè al tempo dei commerci con l’area greca e prima che arrivasse Roma a schiacciare le tradizioni di indipendenza.

Una sala ricostruisce i corredi delle sepolture messapiche rinvenute sotto la piazza della Cattedrale e la reggia del sovrano locale, studiata durante scavi nei pressi dell’odierno palazzo vescovile.

Interessante, in particolare, è un mosaico a ciottoli multicolori con un leone che azzanna un animale predato.

Il santuario messapico del vicino Monte Papalucio – una vera miniera di ritrovamenti di rilevante pregio archeologico – viene raccontato nel Museo di Oria attraverso i reperti delle pratiche del culto di Demetra e Persefone, la dea delle produzioni agricole e la figlia costretta – secondo l’alternarsi dei tempi astronomici – alla vita ora sulla terra o negli inferi

Curiosissimo è scoprire il più antico esempio di tarallino pugliese, un’offerta votiva ritrovata carbonizzata, e la più antica raffigurazione di Ulisse e della Maga Circe.

Interessanti, oltre ai resti di ceramiche e di oggetti in metallo, le tracce della scrittura messapica – di tipo greco e forse importata dalla vicina (e nemica) Taranto – attraverso la quale si fissava sui vasi votivi una lingua tuttora non completamente conosciuta, imparentata con quella delle genti dell’Illiria greca al di là dell’Adriatico.

Info: http://www.comune.oria.br.it/territorio/da-visitare/item/museo-archeologico-di-oria-e-dei-messapi