C’era un tempo in cui, nelle terre del Soave, per profumare interni di armadi e cassettiere, si usavano le mele decio, varietà antica coltivata a Belfiore, nell’Est veronese, tanto era intenso l’aroma che questi frutti sprigionavano a lungo.
Caduta in disuso la coltivazione negli anni ’70/80 del secolo scorso, da alcuni anni a questa parte ne è stata recuperata la produzione grazie all’intervento di alcuni agricoltori e di Slow Food, che ne ha fatto un presidio, particolarmente valorizzato in vista del Natale di Soave.
Pur rimanendo una produzione di nicchia, infatti, l’azione di salvaguardia e valorizzazione ha portato ad un aumento delle piante esistenti, portandole da 150 a 500.
I frutti vengono consumati freschi ma soprattutto vengono usati per confezionare mostarde, marmellate e, nel periodo natalizio, per farcire il panettone, venduto nei laboratori artigianali del Veronese e nelle botteghe del Natale di Soave.
I Presepi di Soave. Sovrastato com’è dal castello omonimo e circondato da imponenti mura e porte medievali, l’aspetto del borgo evoca di per sé atmosfere fiabesche.
A rendere ancora più magica l’atmosfera natalizia del paese sono i tanti presepi – tradizionali, artistici e viventi – visibili dal 18 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017, allestiti lungo un percorso di 21 tappe che tocca i punti di interesse storico della cittadina.
I presepi si possono visitare in modo autonomo (orari d’ingresso consultabili nel sito www.prolocosoave.it), oppure partecipando alle visite guidate organizzate da VeronAutoctona-Gruppo CTG in collaborazione con Pro Loco Soave, Ufficio Turistico IAT Est Veronese e Strada del Vino Soave (durata 2 ore circa, partenza da Porta Verona, anche in caso di maltempo, offerta libera, maggiori info e prenotazione veronautoctona@gmail.com, tel. 366.1646266).
Le scene della Natività che non ti aspetti. Ben 70 sono i presepi presentati dal Gruppo Alpini di Badia Calavena (470 m), località in val d’Illasi, nella rassegna arrivata all’11^ edizione e allestita dal 4 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017 nell’oratorio dell’Abbazia, di origine quattrocentesca, che ha dato il nome al paese.
Le scene della Natività in mostra sono tra le più diverse: dai diorami a quelle eseguite da artisti, come Gino Bonamini e Raffaele Zanini, che espongono le loro opere anche nei presepi allestiti all’Arena di Verona, a quelle delle scolaresche del territorio, fino alle più particolari, come le natività realizzate con i coperchi dei fusti in lamiera ed il presepe intagliato nel pandoro, il tradizionale dolce veronese che contende al panettone la tavola natalizia degli italiani.
Ingresso libero, apertura domenicale e giorni festivi dalle 14.30 alle 18.30, maggiori info Luigi Venturini 349-1358797.
Info: Strada del vino Soave, tel. 045-7681407 www.stradadelvinosoave.com