– Il primo premio “Adamo Digiuno” ad Alessio Longhini chef neo stellato di Asiago

– di Antonio Trentin –

Alessio Longhini, trentenne chef neo stellato di Asiago (alla “Stube Gourmet” dell’hotel Europa), detta così la regola per gli aspiranti colleghi: “Per diventare bravi cuochi ci vogliono disponibilità al confronto, impegno e soprattutto la passione”.

Occasione per dirlo: la serata nella quale ha ricevuto il premio “Adamo Digiuno”, promosso dal giornalista enogastronomico Renato Malaman,  da Luigi Costa curatore della guida “Venezie a tavola” e dal “Perché” di Roncade, pizzeria gourmet e buona tavola diretta da Francesco Salamon.

Simbolo del premio:  un tagliere dipinto dall’artista leccese Valentina D’Andrea, autrice del look coloratissimo delle sale del ristorante.

Longhini – forte della sua fresca stella Michelin e di una solidità operativa che è il contrario dei look appariscenti di tanti titolati vip dei fornelli – ha partecipato (condividendone l’idea di fondo) a un dibattito che ha echeggiato le sempre più frequenti polemiche contro la miriade di programmi televisivi imperniati sulla cucina.

Idea-base emersa ai microfoni: la complessità e le vere fatiche del mestiere vengono tenute nascoste al pubblico dei telespettatori dall’abbagliante show continuo in video, e su questo finiscono ingannati i tantissimi ragazzi che vogliono avviarsi sulla strada tutt’altro che facile della ristorazione di qualità.

Al “Perché” hanno ribadito questo, con Costa e Malaman, i critici gastronomici Marco Colognese e Antonio Di Lorenzo e il prof. Stefano Bonini. Tutti insieme concordi anche nel suggerire nuovi indirizzi per i ristoranti: reinventare l’appuntamento di mezzodì, abbinare alla sala standard offerte “a latere” a prezzo abbordabile, rivalutare il lavoro di maitre e camerieri di sala.

Per festeggiare il premio, Alessio Longhini – con la collaborazione della cucina di Luca Boldrin, cuoco del “Perché” – ha presentato una sua recente ricetta: la guancia brasata con radicchio rosso marinato e puré di zucca alla senape.

Nei bicchieri dei commensali – arrivati per una iniziativa che, dopo questa prima occasione, si ripeterà nei prossimi anni – i vini proposti dall’azienda Giannitessari di Roncà (VR).