– 66 mesi di qualità per “Montecchi”, il Durello metodo classico della cantina Bellaguardia di Montecchio Maggiore (VI)

Si chiama “Montecchi”, come la casata del Romeo shakespeariano che prese il nome dalla città di Montecchio Maggiore in cui ha sede l’azienda vinicola che lo produce. È l’ultimo nato della cantina “Bellaguardia”, che ha la sede e i vitigni proprio sulle colline dei castelli di “Giulietta e Romeo” per cui è celebre la località dell’Ovest Vicentino. È la novità dell’estate enologica di qualità in area veneta.

Da sempre la cantina, come precisa scelta aziendale, produce solo “bollicine” di metodo classico. Il primo è stato l’Extra Brut nato nel 1996 e le altre etichette sono state l’apprezzatissimo “Zero” e le rare “Romeo” e “Riserva di Mario”.  Adesso arriva il “Montecchi”, che è un durello in purezza: è un pas dosé che resta sui lieviti per 66 mesi. Il millesimo con cui debutta la nuova etichetta è quello del 2012.

I produttori – Marco Caltran, Isidoro Maccagnan e il figlio Alberto (nelle foto qui sopra) – hanno voluto battezzarlo con questo nome per completare il loro omaggio alla storia d’amore più famosa al mondo.

La scrisse per primo il nobile vicentino Luigi da Porto, che compose la sua Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti nella villa di famiglia di Montorso, in vista dei castelli montecchiani e poco distante dai luoghi di produzione del “Montecchi”. Fu resa famosa, dopo varianti varie, da William Shakespeare. Dà il nome anche, da molti anni, al rosè “Capuleti”, da uve pinot nero, affinato per 36 mesi sui lieviti da “Bellaguardia”.

Il Durello è un vino elegante e minerale, perché nasce dal mare. Tutta la zona della Lessinia, a cavallo fra le province di Vicenza e Verona,  300 milioni di anni fa era infatti un mare tropicale. Lo testimoniano i fossili che ancora oggi troviamo a Bolca oppure a Chiampo. Il terreno presenta quindi caratteri vulcanici, specialmente rocce basaltiche, che regalano ai vini un gusto particolare.

Il clima è assai adatto alla vite: all’esposizione solare fanno da contraltare notti fresche e ventilate. Sei sono gli ettari che possiede l’azienda, 40 mila le bottiglie prodotte annualmente. Per il nuovo Durello si prevede una produzione di 10 mila bottiglie l‘anno.

L’etichetta del “Montecchi”, come le altre di “Bellaguardia”, riprende il disegno del pavimento della Basilica di San Felice a Vicenza (IV-V secolo). Un’altra testimonianza dell’amore per il territorio vicentino da parte della cantina.